La ricerca delle radici
dell' ambiente in cui siamo nati, della temperatura del nostro sangue, del labirinto che la sorte ci ha assegnato. Non c' è regola; i "Giornali di
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solenni. In realtà, ci avverte l' autore, "nessuno fu ingannato, nemmeno Esaù": tutti i personaggi di questo episodio (e dell' intero libro) vivono la loro
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antologia, a questo punto, ci dovrebbe essere una cesura, una discontinuità, che corrisponde al mio anno di Auschwitz, in cui oltre alla fame di pane
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Un funerale è impresa doverosa ma triste: altrettanto lo è riprendere in mano un autore che ci ha detto qualcosa e che oggi non la dice più, o la
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atomisti moderni. Il suo materialismo, anzi meccanicismo, è candido e ci fa sorridere, ma affiorano qua e là intuizioni sorprendenti: perché l' olio
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la crudeltà di questi due racconti ci lascia muti. Fino a che punto è lecito sfruttare letterariamente la violenza? Che ci sia un limite, è certo
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cavallo, confitto nella miseria atavica delle campagne russe. Vive da uomo vivo questa sua contraddizione, ci si arrovella intorno, cerca il giusto e il
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ci enumera, bonariamente ma con la precisione consueta, i molti modi assurdi che adottiamo per rendere noi stessi infelici gratis, e le fonti di
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secondo in un secolo ci pare intollerabile. È una via obbligata: le fondazioni della nostra civiltà tecnologica devono essere consolidate da misure e
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Ci si costruisce (strada facendo: ma ci si illude di averlo fatto a priori) un proprio decalogo privato. Tu scriverai conciso, chiaro, composto
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di farci capire) per quali vie l' uomo possa indursi ad accettare certi "doveri". Il risultato sorprende; non ci sono demoni, gli assassini di milioni
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che passa ci rende più soli: non soltanto l' uomo non è il centro dell' universo, ma l' universo non è fatto per l' uomo, è ostile, violento, strano
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Accademia della crusca
